La bruschetta è diventata un "must" dell'Happy Days. Viene proposta come antipasto ed è il perfetto modo per stimolare l'appetito. In oltre insieme ad altri prodotti tipici lucani forma la nostra "fantasia lucana".
Ma cosa c'è dietro alla bruschetta?
Primi di arrivare a sud la bruschetta ha un'origine più "centrale". Le vere origini della bruschetta si perdono nella notte dei tempi: non si hanno notizie certe, fatta eccezione per alcuni sporadici indizi. Molti studiosi ipotizzano che il suo luogo di nascita sia situato in un territorio compreso tra le regioni italiane della Toscana e del Lazio. Esaminiamo dunque le motivazioni che concorrono a rendere plausibile una tale ipotesi:
Iniziamo dando una rapida occhiata alle origini del termine “bruschetta”: questo deriva dal verbo “bruscare”, guarda caso appartenente proprio ad un primitivo dialetto romano / laziale. La parola nel tempo si è evoluta ed è stata acquisita dalla lingua italiana, la si può quindi trovare nel famoso dizionario Treccani. Il suo significato è “abbrustolire” e/o “bruciare”, qualcosa che chiaramente indica la modalità di cottura delle fette di pane.
Spostiamo ora l’attenzione sull’olio di oliva, anch’esso ingrediente fondamentale nella preparazione della più classica delle bruschette. L’antico e misterioso popolo degli Etruschi fu il primo ad utilizzarlo, ricavandolo dalla spremitura di olive coltivate proprio nella zona tra Toscana e Lazio su cui è concentrata la nostra attenzione. Per completezza va detto che questo popolo si limitò a impiegarlo nelle cerimonie religiose, come farmaco e come combustibile per le lampade. Il merito di averne fatto un alimento va assegnato ai romani.
E’ assai probabile che uno dei primi “prototipi” di bruschetta sia stato preparato da un “agricola”, un contadino dell’antica Repubblica di Roma, intento ad assaggiare la bontà dell’olio da lui stesso prodotto.
Sebbene questi elementi rappresentino, come già detto, dei semplici indizi, sono comunque utili a farsi un’idea approssimativa su una questione che, per forza di cose, difficilmente riuscirà ad avere una risposta definitiva.
La versione lucana/pugliese prevede pane con ricetta materana o altamurese, l'olio degli ulivi lucani e il nostro origano. In aggiunta per i più tradizionalisti va aggiunto anche un quarto di cucchiaino di olio piccante fatto in casa.
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